Storia e origini del Mandarino
Citrus nobilis è il nome scientifico del mandarino, pianta proveniente, ormai certo, dall’Asia sud-orientale, Pakistan, India, Birmania fino alla Cina – dove si pensa sia coltivato sin dal 2200 a.C. -, Malesia e Filippine. L’India resta comunque la zona dove si riscontrano più varietà in natura. Il nome mandarino, invece, ha origine da “mandara” così come venivano chiamati questi frutti nell’Isola di Bourbon annessa al Madagascar dal governatore Flacourt nel 1649 per conto del re di Francia. Dall’Isola di Bourbon sarebbero stati introdotti a Malta, poi in Sicilia e da qui in tutta Europa intorno al 1830. Altre studiosi ritengono che sia stato importato direttamente dalla Cina in Europa a opera di Alessandro Magno. Come gli altri agrumi, questa pianta appartiene alla famiglia delle Rutaceae e più precisamente è la varietà deliciosa di Citrus nobilis.
Il Mandarino ha l’aspetto di un albero che può raggiungere gli 8 metri di altezza con rami abbastanza sottili. Anche le foglie sono sottili e allungate, lucenti, piuttosto aromatiche e di colore verde intenso. I fiori, che sbocciano tra la primavera e l’estate, sono bianchi e piccoli, più piccoli a raffronto con quelli degli altri agrumi. È da aggiungere che benché minuscoli, i fiori danno alla pianta un aspetto elegante e un profumo sottile e delicato. I frutti del mandarino hanno forma globosa di un colore che va dall’arancio al giallo-arancio. Curiosamente la buccia, sottile, è sempre staccata dalla polpa. I frutti maturano nei due ultimi mesi dell’anno ma le numerose varietà fruttificano anche in tempi diversi. Si conoscono almeno una cinquantina tra cultivar, varietà e ibridi. Tra le più note possiamo citare il mandarancio, tangerina, clementina, limetta dolce italiana, mapo.
Come per altri agrumi, le piante del mandarino amano essere coltivate in terra e con l’esposizione in pieno sole ma si presta facilmente alla coltura in grossi vasi chiamati “conche”. In tal caso è piuttosto semplice riparale dal freddo nelle regioni del Nord. In alternativa si possono mettere a riparo in particolari serre dette “aranciere” o “limonaie”. Per quanto amano terreni asciutti, questi non dovranno mai essere aridi pertanto l’acqua non dovrà mai mancare.
Proprietà e Benefici del Mandarino
Inizialmente il mandarino veniva coltivato per ricavarne profumi e come piante ornamentali. In seguito per uso commestibile. Oggi viene coltivato in numerose regioni quali – oltre all’area mediterranea – Brasile e Caraibi, poi California e Florida, infine Sudafrica e Australia, e naturalmente in tutto l’oriente. In Italia, le principali zone di produzione sono soprattutto la Sicilia e la Calabria. Quest’ultima, in particolare la provincia di Reggio Calabria, ha assunto il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) rilasciato dalla Comunità Europea.
I frutti del mandarino trovano largo impiego nell’alimentazione come frutto fresco o candito, e le bucce vengono utilizzate in profumeria e nella fabbricazione del liquore mandarinetto. Il succo di mandarino è un ottimo sedativo per la presenza di bromo, importante sale minerale.
Proprietà e Benefici del Mandarino | Proprietà e Benefici dei Frutti Giallo-Arancioni
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