Agricoltura Fai da Te: L’Orto Vegan

Agricoltura Fai da Te: L’Orto Vegan

Come Realizzare e Coltivare un Orto Vegan: l’agricoltura fai da te

Il regime alimentare Vegano riserva una particolare attenzione alle verdure; le zucchine ripiene di riso e le insalate giganti sono soltanto alcune delle numerose varianti che riguardano la cucina vegana. Questa caratteristica lascia però spazio a un’altra riflessione, quella che riguarda l’agricoltura, i numerosi problemi dai quali è afflitta.

Una delle soluzioni potrebbe essere rappresentata dall’orto casalingo, quel prezioso pezzo di terra del quale andavano così fieri i nostri nonni e che oggi potrebbe diventare un valido compromesso a favore della nostra salute e di quella dell’intero pianeta. I primi sintomi della primavera sono il periodo ideale per iniziare questa nuova esperienza.

Il posto più adatto sarebbe ovviamente un piccolo giardino, potrebbe andare bene anche il classico terrazzo, anche se in questo caso gli spazi risulteranno ampiamente ridotti. Una soluzione a quest’ultima problema è quella della condivisione con un parente o un amico; in alternativa vanno bene anche gli orti sociali o urbani, realtà già operative in alcune regioni italiane.

Le dimensioni sono sicuramente importanti, ma per iniziare, per fare pratica, basta anche uno spazio ridotto. Una volta individuato lo spazio bisognerà preventivare l’organizzazione del compostaggio, che potrà anche essere ricavato dagli stessi rifiuti derivanti dal pranzo e dalla cena e contenuto in una normalissima cassetta di legno.

Il “compostaggio domestico” è una pratica abbastanza conosciuta; per iniziare basterà procurarsi un bidone dotato di coperchio, del terriccio, due reti e dell’argilla espansa che andrà posizionata sul fondo. Disponete adesso le reti sul fondo e nei lati interni del bidone, quindi praticate dei fori e assicuratele alla struttura usando del fil di ferro.

L’alimentazione vegana è molto ricca di verdura e frutta, il compostaggio quindi avverrà in maniera del tutto naturale grazie ai lombrichi che si nutriranno delle bucce e degli scarti delle foglie. Più andrà avanti la produzione del nostro orto, più il compostaggio si arricchirà degli scarti; in tal modo il contenuto del bidone sarà diversificato.

Altre alternative per produrre un compostaggio in maniera autonoma possono essere quella di usare un particolare concime ricavato dai luppoli, totalmente vegetale, oppure di sfruttare le proprietà del litotamnio, un ricavato ottenuto dalle alghe rosse particolarmente ricco di magnesio e calcio; si potrebbero anche usare i concimi verdi.

Rimane adesso la questione delle sementi. Si possono utilizzare, ad esempio, le sementi che provengono da colture biologiche, si possono effettuare dei baratti con altri coltivatori fai da te, o molto più semplicemente conservare i semi dei prodotti che vengono consumati. Il trapianto e la semina verranno effettuati nel rispetto dei cicli naturali, al mattino molto presto oppure durante la sera; in alternativa potrebbe risultare più semplice usare dei semenzai e trasferire poi le piantine nell’orto. Aderendo alla filosofia Vegana cercheremo di evitare gli sprechi d’acqua, preferendo magari un tipo di irrigazione “goccia a goccia” che potremo facilmente realizzare praticando dei fori su tutta la lunghezza del tubo.

Attenzione anche ai nemici giurati dell’orto, come ad esempio le erbacce; vietato l’uso di diserbanti, molto più appropriato il metodo della pacciamatura. Questo metodo prevede l’uso di materiale inerte per coprire il terreno, mantenendolo umido, al riparo da erbacce e piante infestanti; la pacciamatura ridurrà la penetrazione del gelo invernale proteggendo le radici e permettendoci di innaffiare con minor frequenza.

Altro nemico da non sottovalutare è rappresentato dai parassiti. Anche in questo caso eviteremo l’uso di pesticidi, preferendo dei rimedi che potrebbero apparire alquanto strani ma che di sicuro funzionano, oltre ad essere del tutto naturali. Il primo accorgimento sarà quello di spargere nell’orto delle teste d’aglio, ottima protezione contro gli insetti; in alternativa possiamo preparare in casa un tipo di pesticida naturale tritando 4 spicchi d’aglio e unendovi due cucchiaini di olio minerale, dopo aver lasciato riposare il tutto per una notte intera toglieremo l’aglio, aggiungeremo un bicchiere d’acqua e un cucchiaino di sapone bio. Altre soluzioni potrebbero essere rappresentate dalla carta o dal bicarbonato per contrastare la muffa.

Siamo così giunti al momento più atteso e gratificante, quello del raccolto. Evitate durante la raccolta di strappare i frutti o le piante con le mani, questo perché alcune di loro hanno la caratteristica di rigenerarsi (le insalate ad esempio), cosa che non potrà avvenire se verranno brutalmente sradicate.

Consigli pratici per realizzare e coltivare un orto Vegan

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