Storia e origine della Susina
Questa pianta appartenente alla famiglia delle rosaceae e dal nome scientifico Prunus domestica, quasi certamente ha avuto origine nel Medio Oriente. Successivamente è transitata per la Grecia per giungere in Italia intorno al I secolo a.C. e da qui espandersi in tutta Europa. Da alcuni studi è emerso che il Susino è imparentato con il ciliegio-susino, detto anche Mirabolano (Prunus cerasifera) e il prugnolo, chiamato anche Pruno selvatico (Prunus spinosa).
Ci si chiede a volte se c’è differenza tra susina e prugna. In effetti non ce ne alcuna in quanto è solo una questione di terminologia. Infatti, generalmente, troviamo il nome “susina” per indicare il frutto fresco mentre “prugna” è riservato ai frutti secchi.
È sicuramente un albero di bell’aspetto, dalla chioma globosa, che raggiunge facilmente i 10 metri d’altezza ma in zone favorevoli alla coltura arriva alla notevole altezza di 15 metri.
Le foglie caduche sono semplici, ovali-ellittiche, lunghe da 5 a 8 cm, dentellate ai margini e di colore verde scuro.
I fiori si presentano in gruppi di 2-3, bianchi e della dimensione di circa 1 cm. La fioritura è primaverile, generalmente marzo – aprile.
I frutti del Susino sono drupe carnose, ovali o sferiche, di grandezza che varia da 2 cm, nella minor misura nella sottospecie “insititia”, ai 7,5 cm nella maggior misura nella sottospecie “domestica”. Il seme è racchiuso in un nocciolo duro, appiattito, di forma ovale. Caratteristica delle susine è il colore, estremamente variabile. Si può dire che ogni cultivar ha il “suo colore”; dal giallo chiaro ad arancione, macchiettato o no di rosso, rosso scuro, porpora, blu, blu-violetto e persino verde.
Proprietà e Benefici della Susina
Riguardo alle proprietà delle susine o prugne, possiamo dire che questo frutto è giustamente inserito nella “dietetica e nella terapeutica”.
Oltre all’82% di acqua, esso contiene, secondo alcune analisi, l’8% di carboidrati, 2% acidi organici e il resto altre sostanze e fibre. Per questo è considerato un’ottima fonte di energia. La vitamina A è presente in discreta quantità ma le altre vitamine quasi assenti. Non mancano i Sali minerali quali il potassio, calcio, magnesio e fosforo. 100 grammi di susine fornisco circa 30 calorie mentre le fibre hanno una azione riducente sulla percentuale di colesterolo.
È ritenuto, tra l’altro, anche un frutto depurativo in quanto svolge azione sia diuretica che lassativa. Sono più assimilabili se le susine vengono cotte ma sono abbastanza digeribili anche quelle secche. Per curiosità riportiamo che gli effetti lassativi di questi frutti erano già conosciuti sin dall’antichità e oggi con le moderne tecniche si possono facilmente essiccare in casa.
Oltre a essere consumate fresche e secche, le prugne (o susine) si prestano ottimamente per fare marmellate e confetture, sciroppate, dolci e sformati. Le prugne secche si possono anche farcire con le noci o mandorle. Sono ottime anche messe in acquavite.
Il legno di questo albero, per la sua caratteristica colorazione che va dal rosso-cremisi al rosso-ciliegia, bruno rossastro venato di giallo, e per la sua durezza, viene usato per lavori di intarsio e di ebanisteria.
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